Edwin Myers Shawn, meglio noto come Ted Shawn (Kansas City 1891 – Orlando 1972), è stato un danzatore e coreografo americano, pioniere della danza moderna.
Durante gli anni della formazione, da studente di teologia all’Università di Denver, Ted Shawn attraversa un’intensa fase spirituale. Alla danza si avvicina come terapia di recupero a seguito di una malattia che aveva contratto alle gambe, ma ne fa ben presto la sua principale attività. Si sposta intorno al 1912 a Los Angeles dove apre uno studio insieme alla partner Norma Gould, con cui prende parte a The Dance of the Ages, diretto da James Searle Dawley (1913), una delle prime coreografie trasposte in film. Nel 1914 i due danzatori ottengono numerose date a New York. Qui Shawn conosce Ruth St. Denis, danzatrice già celebre, e da subito i due avviano quella che sarà una lunga relazione artistica, oltre che sentimentale: si sposano infatti nell’agosto dello stesso anno. Nel 1915 fondano a Los Angeles la Ruth St. Denis School of Dancing and Its Related Arts, poi Denishawn School (o solo Denishawn), la prima grande istituzione americana finalizzata a promuovere la danza moderna, e che annovera allievi del calibro di Doris Humphrey, Martha Graham, Charles Weidman e Louise Brooks, futura star del cinema muto.
Nella formazione della Denishawn convergono sia lo stile esotico tipico di St. Denis, legato alle danze etniche e orientali, sia il metodo di Shawn, basato sulla teoria delsartiana del movimento orientata alla ricerca di una corrispondenza fra le emozioni interiori e la loro espressione attraverso il corpo e la voce – a François Delsarte il danzatore dedicherà nel 1954 il volume Every Little Movement: A Book about François Delsarte. Dalla scuola nasce la compagnia Denishawn dancers, che Shawn e St. Denis, coreografi e impresari, portano in tournée in tutto il mondo fino al 1931, anno in cui i due si separano. In questo periodo le performance, coreografate in particolar modo da Shawn, evocano spesso un immaginario che si rifà all’antica Grecia e alle civiltà precolombiane (Invocation to the Thunderbird, 1917; Gnosienne, 1919; Xochitl, 1920; Les Mysteres Dionysiaques, 1920; Death of Adonis, 1923; The Feather of the Daw, 1923).
Dalla fine degli anni Venti Shawn forma una compagnia di soli danzatori, conosciuta come Ted Shawn and His Men Dancers, o All-Male Dancers, in parte formata dagli studenti dello Springfield College, dove il coreografo da pochi anni teneva dei corsi, e da alcuni allievi della Denishawn. Fra questi ultimi spicca Barton Mumaw, che sarà amante e compagno di Shawn per tutta la vita. Tale progetto, del tutto innovativo, rimane attivo fino al 1940. Sono questi gli anni in cui Shawn, dopo aver presenziato nel 1924 a un cerimoniale della tribù degli Hopi ad Albuquerque, nel New Messico, mostra in modo ancora più esplicito la sua fascinazione verso i nativi americani e le danze tribali, a cui si ispira per le coreografie Maori War Haka (1934); Dyak Spear Dances (1934); Ponca Indian Dance (1934-1935); Sinhalse Devil Dance (1935); Kinetic Molpai (1935).
La base della compagnia degli All-Male Dancers diventa il Jacob’s Pillow, una fattoria nella città di Lee, nel Massachusetts, che il danzatore acquista negli stessi anni e nella quale avvia il Jacob’s Pillow Dance Festival, una scuola estiva da subito molto frequentata. Oltre a presiedere il festival, Shawn porta di fronte al pubblico americano compagnie straniere come il Royal Danish Ballet, il National Ballet of Canada, il Celtic Ballet of Scotland e il Ballet Rampert dall’Inghilterra, così come molti solisti. Il Jacob’s Pillow ha inoltre aperto la strada a danzatori emergenti come Agnes De Mille, Anton Dolin, Pearl Lang, Merce Cunningham, Anna Sokolow, Alvin Ailey e Robert Joffrey. Occasionalmente Shawn continua ad apparire come danzatore e coreografo fino alla metà degli anni Cinquanta, ma nei decenni successivi concentra le sue energie sul festival.
Accanto alla sua attività sulle scene, si è dedicato a una prolifica opera di teorizzazione e divulgazione delle proprie idee, a partire dai primi anni della sua carriera fino agli anni Sessanta (citando solo alcuni titoli: Ruth St. Denis: Pioneer and Prophet, 1920; Gods Who Dance, 1929; Fundamentals of a Dance Education, 1935; Dance We Must,1940, Thirty-three Years of American Dance, 1959; One Thousand and One Night Stands, 1960). Muore il 9 gennaio del 1972.
Il suo archivio è diviso fra la Jerome Robbins Dance Division della New York Public Library, la Denishawn Dance Collection dell’University of Florida e il Jacob’s Pillow Archives. [Simona Silvestri]
Fonti e Bibl.: Ted Shawn, Ruth St. Denis: pioneer & prophet; being a history of her cycle of oriental dances, Printed for J. Howell by J. H. Nash, San Francisco 1920; Katherine S. Dreier, Ralph Hawkins, Shawn the Dancer, Drei Masken Verlag Berlin 1933; Ted Shawn, Dance We Must, Eagle Printing and Binding Company, Pittsfield 1940 (trad. Dobbiamo danzare, a cura di Alessio Fabbro, Stefano Tomassini, Gremese Editore, Roma 2008); Ted Shawn, Every Little Movement: A Book about François Delsarte, Dance Horizons, New York 1954 (trad. Ogni più piccolo movimento François Delsarte e la danza, a cura di Elena Randi, Dino Audino 2018); Ted Shawn, One Thousand and One Night Stand, Doubleday, Garden City (NY) 1960; Christena L. Schlundt, The Professional Appearances of Ruth St. Denis and Ted Shawn. A Chronology and an Index of Dances 1906-1932, Literary Licensing (LLC), New York 1962; Walter Terry, Ted Shawn: The Father of Modern Dance, Dial Press, New York 1976; Barton Mumaw, Jane Sherman, Ted Shawn, Teacher and Choreographer, «Dance Chronicle», vol. 4, n. 2, 1981, pp. 91-112; Jane Sherman, Denishawn: The Enduring Influence, Twayne Publishers, Boston 1983; Stephanie Jordan, Ted Shawn’s Music Visualizations, «Dance Chronicle», vol. 7, n. 1, 1984, pp. 33-49; Jane Sherman, Barton Mumaw, Dancer: From Denishawn to Jacob’s Pillow and Beyond, Dance Horizons, Trenton (NJ) 1986; Anne Hutchinson Guest, Shawn’s Fundamentals of Dance, Taylor & Francis, London 1988; Jane Sherman, The American Indian Imagery of Ted Shawn, «Dance Chronicle», vol. 12, n. 3, 1989, pp. 366-382; Julia L. Foulkes, Modern Bodies: Dance and American Modernism From Martha Graham to Alvin Ailey, The University of North Carolina Press, Chapel Hill 2002; Jody Marie Weber, The Evolution of Aesthetic and Expressive Dance in Boston, Cambria Press, Amherst (NY) 2009; Paul A. Scolieri, “An Interesting Experiment in Eugenics”: Ted Shawn, American Dance, and the Discourses of Sex, Race, and Ethnicity, in The Oxford Handbook of Dance and Ethnicity, edited by Anthony Shay, Barbara Sellers-Young, Oxford University Press, Oxford 2016; Adam H. Weinert, The Reaccession of Ted Shawn: A Study in Virtual Permanence, «PAJ: A Journal of Performance and Art», vol. 38, n. 2, May, 2016, pp. 69-79; Paul A. Scolieri, Ted Shawn: His Life, Writings, and Dances, Oxford University Press, Oxford 2019.
Sitografia: Voce, I protagonisti della danza: Ted Shawn (URL: https://danzaclassicaemoderna.com/i-protagonisti-della-danza-ted-shawn/); Voce, Ruth Saint Denis e Ted Shawn, pionieri della danza moderna americana (URL: https://www.informadanza.com/blog/2020/04/02/ruth-saint-denis-e-ted-shawn-pionieri-della-danza-moderna-americana/); Voce, Ted Shawn (URL: https://www.jacobspillow.org/about/pillow-history/ted-shawn/).
Filmografia: The Men Who Danced: The Story of Ted Shawn’s Men Dancers and the Birth of Jacob’s Pillow 1933-1940. Directed by Ron Honsa, Emerging Entertainment, NY 1985.