White Studio

Il White Studio è stato, tra il 1903 e il 1939, uno dei più importanti studi fotografici di produzioni teatrali a Broadway e, fino al 1925, il principale.

Fondato dal saloonkeeper di New York Luther S. White (1857-1936), negli oltre trent’anni di attività ha visto la collaborazione di numerosi fotografi divisi tra due operazioni: la ritrattistica, prodotta nello studio situato al 1546 di Broadway, e la fotografia di scena nel teatro. Quest’ultima coinvolgeva un cospicuo numero di persone impiegate nel trasporto di luci, treppiedi e ingombranti macchine fotografiche Agfa e Kodak dai magazzini al palco, per le prove generali e gli spettacoli. Tra i fotografi che lavorano per il White Studio, sebbene non accreditati, si rintracciano i nomi di Edward Thayer Monroe, negli anni Dieci, di Ralph Shaklee, negli anni Trenta, e di colui che è stato per gran parte della storia dello studio il capo fotografo di scena, George W. Lucas.

Su incarico di produttori e proprietari di teatri come David Belasco, Daniel Frohman, Lee e J.J. Shubert e Florenz Ziegfeld Jr. e allo scopo di fornire materiale promozionale alla stampa specializzata, lo studio inizia a documentare gli allestimenti di spettacoli di teatro, opera, musica, danza e circo. Le fotografie venivano scattate di solito durante le prove generali, dalle posizioni della prima balconata o della cabina di illuminazione. Spesso, poi, le produzioni teatrali venivano nuovamente fotografate dopo importanti cambiamenti del cast, fornendo una importante documentazione dei diversi attori coinvolti nelle produzioni. In alcuni casi venivano documentati anche i modelli di set o i costumi, riuscendo a coprire per immagini l’intera catena dell’officina teatrale.

Lo studio, grazie alla sua ottima reputazione nella ritrattistica, si è dedicato anche alla fotografia di moda – Coco Chanel, Jeanne Lanvin e Mariano Fortuny sono solo alcuni esempi – divenendo ben presto il principale studio di fotografia di spettacolo del suo tempo, fornendo immagini pubblicitarie agli artisti, ai produttori, agli attori – Clark Gable, Cary Grant, Humphrey Bogart e Mary Boland in ruoli teatrali prima del loro carriere cinematografiche – e specializzandosi nella fotografia di scena con panoramiche frontali riprese durante le prove generali e talvolta le esibizioni. Insieme al teatro commerciale in lingua inglese, vengono documentati eventi in lingua yiddish e spettacoli nei teatri francesi, italiani e tedeschi, così come esibizioni di compagnie itineranti di passaggio a New York. E ancora, set cinematografici, riprese esterne e interne di edifici teatrali storici, inclusi alcuni rasi al suolo poco tempo dopo, come l’Earl Carroll Theatre. Infine, i teatri del circuito Keith degli anni Venti, cabaret, discoteche, giardini pensili, ristoranti e sale da ballo.

Le fotografie della prima fase, tra i 1904 e il 1913, si caratterizzano per una evidente immobilità dei soggetti per via di un’esposizione delle lastre di vetro che richiedeva fino a 45 secondi. In questo senso, la presenza di Lucas rivoluziona la fotografia di scena e in studio per l’introduzione nel corso degli anni Dieci del flash-pan, un metodo di illuminazione artificiale che permetteva una drastica riduzione dei tempi di ripresa e una maggiore sicurezza rispetto alla “luce del flash” (polvere di magnesio, alcool, accesa da una fiamma ossidrica) utilizzata fino a quel momento da Joseph Byron, il principale fotografo di scena a Broadway dal 1893 al 1905. È dallo stesso Byron che White acquista l’attrezzatura nel 1905, approfittando del momento di crisi del primo con il socio Percy e di una clientela alla ricerca di un nuovo punto di riferimento in città.
Con oltre 7.000 incarichi fotografici professionali, il White Studio documenta oltre l’85% delle esibizioni dal vivo di teatro e vaudeville a New York nei primi trent’anni del secolo. La collezione include più di 6.700 keysheets, fogli fotografici che riproducono in miniatura positiva i servizi completi – comprese spesso foto di set, prove di luce, cambi costume degli attori – e che permettono di ripercorrere la vastità delle commissioni svolte. Il numero totale stimato di singole immagini contenute nei keysheets è pari a 175.000, e il loro utilizzo varia dalla pubblicità stampata a programmi, poster, biglietti per vetrine e ingressi, materiale promozionale e copertine di spartiti. Di questa grande collezione fanno parte tre keysheets dedicate al tour newyorkese di Anna Pavlova tra il 1914 e il 1915, diffuse singolarmente su numerose riviste dell’epoca, e altre che raffigurano Ruth St. Denis e Ted Shawn, protagonisti di scatti singoli al pari di danzatrici come Hasoutra, nome d’arte di Ryllis Barnes Simpson, e Flore Revalles.

Gli anni Venti rappresentano l’inizio di un periodo di difficoltà per lo studio, non più in grado di adeguarsi alle innovazioni e sperimentazioni stilistiche coeve. Un declino, in termini di successo, che vedrà il passaggio di consegne di Luther White al figlio Dexter, nel 1934. Con la nuova direzione, George W. Lucas e Irving Pritchard interrompono la loro collaborazione con lo studio di cui erano rispettivamente fotografo ed editore, e fondano la Lucas-Pritchard, divenuta Lucas-Monroe nel momento in cui entra a far parte di questa nuova esperienza, nella veste di collaboratore creativo, Edward Thayer Monroe. I vecchi clienti del White Studio gravitano da subito verso la nuova partnership, mentre il White Studio chiude per sempre il 4 maggio 1939, quando Dexter White muore di infarto.

L’archivio è stato protetto e conservato dalla Theatre Collection della New York Public Library [qui l’archivio digitale: https://digitalcollections.nypl.org/collections/white-studio-theatrical-photographs#/?tab=navigation]. Tuttavia, molte delle prime lastre di vetro sono andate distrutte durante la Prima guerra mondiale. [Francesca Pietrisanti]

 

Sitografia: scheda biografica a cura di David S. Schields [URL: https://broadway.cas.sc.edu/content/studios-white]; Luther White Studio Theatrical Photographs, 1903-1936, July 23 2014 [URL: https://invention.si.edu/luther-white-studio-theatrical-photographs-1903-1936].